Viaggio Studio Beijing 2015
Dopo due voli (Roma-Zurigo, Zurigo-Beijing) con l’efficientissima
compagnia Swiss Air ci ritroviamo, come ogni anno a Beijing per incontrare i
nostri Maestri, primo fra tutti: Maestro Liu Jing Ru.
Le aspettative sono sempre molto alte
e alla fine ben ripagate e l’eccitazione
alle stelle, consapevoli dell’opportunità di studiare con una vera
leggenda del Baguazhang!
Conclusa la classica sistemazione
post-viaggio e fatta una bella dormita, si va al parco per incontrare il Maestro,
che ci aspetta per organizzare gli allenamenti.
Il primo incontro è sempre molto emozionante: chi
lo conosce sa bene che Maestro Liu è
molto gioviale ed ama scherzare, ma sa essere anche severo e imponente.
Infatti, terminati i consueti saluti di convenienza e organizzato gli orari delle lezioni, inizia l’esame!
Il Maestro ci chiede se ci siamo
allenati e di mostrargli alcune tecniche, facendo finta che quella non sia un’interrogazione, ma un banale
momento di curiosità… Finita
la tortura e accertato il nostro grado di preparazione, ci salutiamo pronti per
iniziare la mattina successiva!
Alle 5:50 suona la sveglia (la prima
di tutto il viaggio è sempre
la più traumatica) e alle
7:00 iniziano gli allenamenti.
Ci separano dal Tao Rang Tin, l’attuale parco in cui si
svolgono gli allenamenti della nostra scuola, circa 17 Km, che noi scegliamo di
percorrere in perfetto stile cinese (quello di una volta, perché con l’odierno dovremmo muoverci usando una BMW ultima serie): con
la bicicletta.
Maestro Liu, con il ventaglio in
mano, ci aspetta seduto al suo solito tavolino.
Per chi non lo conoscesse, Liu Jing
Ru, alla soglia dei sui 80 anni (età
che senza essere svelata, difficilmente gli si potrebbe attribuire), si
presenta come un signore dalla postura dritta e sicura, il suo Baguazhang e Xingyiquan rimangono ancora oggi vigorosi e
precisi come non mai.
Pensare di poter raggiungere la sua
età praticando in quel
modo è uno dei tanti
motivi che ci spinge ad allenarci con costanza e dedizione!
Prima di iniziare qualsiasi attività ci chiede se abbiamo qualche
domanda da fargli, ed io inizio a tempestarlo di quesiti sugli stili e sulle
applicazioni. Maestro Liu si mostra sempre disponibile nel rispondere a
qualsiasi nostra perplessità,
e noi siamo veramente felici di poter sciogliere i nodi che durante l’anno precedente ci hanno assillato.
Dopo aver preparato il the, che
berremo durante gli allenamenti, si inizia la pratica.
La lezione si divide tra lo studio
delle nuove tecniche, il ripasso delle vecchie e le pause in cui Maestro Liu
ama raccontare la storia del Baguazhang e gli aneddoti che riguardano il nostro
lignaggio e i suoi vari Maestri.
Questi momenti sono un’occasione unica per poter
apprendere l’essenza dello
stile. Infatti, senza i racconti, senza la spiegazione del perché una determinata tecnica
sia stata così cara ad un
rinomato praticante, senza conoscere i modi con i quali si allenavano i Maestri
più famosi, non ci sarebbe
ispirazione, non esisterebbe la Scuola e la sua tradizione.
I suoi “racconti-lezione”
insieme allo studio delle applicazioni, a differenza del semplice
movimento fine a se stesso, sono gli aspetti che gli “studiosi di Youtube”
non potranno mai apprendere…
Ad ogni movimento nuovo o al ripasso
dei vecchi è sempre legata
la spiegazione dell’applicazione
marziale e delle aperture della tecnica (in base al livello di pratica
dell’allievo). Uno degli
aspetti più interessanti è rappresentato dal fatto che
tutti i momenti più salienti
della lezione sono accompagnati dallo studio delle strategie e dei
differenti modi di “portare
la forza”, e delle
poesie classiche legate alla pratica.
Tra visite di amici, allievi anziani
del Maestro e loro discepoli, persone curiose che si fermano a guardarci
praticare, o semplicemente ad ascoltare qualche storia sul Wushu, alla fine,
durante gli allenamenti, non si è
mai soli!
Quest’anno sono due gli incontri più bizzarri.
Il primo con un Maestro di Mian Quan,
ansioso di far vedere a due occidentali quanto siano efficaci le sue tecniche:
la cavia è un allievo
molto paziente di Maestro Liu, che a suo malincuore si presta a subire gli
attacchi dello spavaldo insegnante.
Il secondo incontro è con due allievi Giapponesi del
Maestro, che si trattengono qualche giorno a praticare Xingyiquan e Baguazhang,
e che, avendo studiato negli anni un po’
di italiano, si divertono ad imparare con noi nuove parole!
Il tempo scorre rapidamente, e ci
ritroviamo più di due ore
dopo in partenza verso il parco Ditan per incontrare un altro interessante
Maestro di Neigong e Taijiquan stile Chen. Ma questa è un’altra
storia…
Gli allenamenti con Maestro Liu
rappresentano una fonte di ispirazione che ci ricarica di nuove energie per l’anno di studio che verrà. Torniamo in Italia non
semplicemente con tanto programma da praticare e con la sensazione che le “vecchie” tecniche siano sempre più consolidate e
precise, non semplicemente consapevoli di appartenere ad una autentica
tradizione marziale, ma soprattutto carichi di entusiasmo e energia per
affrontare le novità che
ci aspettano durante l’inverno.
Venti giorni di allenamento passano
come se fossero due e ci ritroviamo a doverci accomiatare dal Maestro con la
promessa di rivederci l’anno
prossimo, e la speranza di essere degni praticanti di uno stile complesso e
meraviglioso come il Baguazhang.
Matteo Buffahttp://www.baxiankungfu.com/
Commenti
Posta un commento