Il Baguazhang nella via dell'arte del kung fu
Si è concluso da poco il BaguaAutumn Fest,evento promosso dalla FiWuk per promuovere il Baguazhang e diffonderlo nei suoi veri valori tradizionali. Ora il prossimo appuntamento importante è quello con il Maestro Zhang Dugan dal 31 Ottobre al 2 Novembre.
Motivo per cui questa settimana pubblichiamo un articolo del maestro Santanocita Giuseppe,dell'International Baguazhang Association e consigliere in Fiwuk nella commissione Baguazhang che vive e opera a Catania.
"Sono in molti a subire il fascino della Via delle
arti marziali in particolare del Kung fu.
E’ una Via infinita che
molti percorrono ma pochi la perseguono e ancor meno ne capiscono il
significato. Ci sono diversi mezzi che accompagnano il praticante nella sua
strada. Questi mezzi sono gli Stili. Ogni stile ha le sue caratteristiche che
il praticante deve conoscere affinare e far proprie. In questa maniera lo si
potrà usare come mezzo per percorrere la Via delle arti marziali. Tuttavia
questo non basta, la pratica dell’arte del movimento va affiancata con
l’esercizio della virtù.
Pratico il Baguazhang
col Maestro Zhang Dugan dal 1998, e sin dalle prime lezioni ho imparato ad
esercitare il corpo e la virtù.
La prima virtù che espongo è la dedizione.
Questa virtù è
strettamente legata alla qualità del proprio kung fu. Capire la dedizione è
capire come allenarsi. Dedicarsi a qualcosa è dare solo per dare, così il
proprio kung fu crescerà vedendo i progressi nel lungo termine senza stare a
preoccuparsi di essi.
La dedizione va
esercitata in maniera armonica. Non ci si deve logorare e sfiancarsi nella
pratica e nemmeno il contrario. Va praticata in armonia col corpo, anzi la
giusta applicazione di essa nasce per rafforzare il corpo.
Il
Baguazhang è uno stile che presenta molteplici aspetti di pratica dalla tipica
camminata in cerchio, alle sinuose forme, ai devastanti colpi, quindi sono
presenti una variegata fascia di allenamenti a cui dedicarsi. Per questo è uno
stile adatto alle esigenze di svariate categorie di praticanti. Tuttavia lo
spirito di dedizione è sempre lo
stesso: dedicarsi alla propria arte sino
a divenire un tutt’uno con essa.
Presentato il valore
della dedizione l’argomento passa al rispetto e riconoscenza.
Rispetto e riconoscenza
sono due sfumature della stessa virtù. E vanno esercitate su vari livelli, tra
pari, si devono rispettare i propri compagni d’allenamento. Perché offrono la
possibilità di confrontarsi e mettere in pratica ciò che si è appreso, al fine
di crescere insieme nel reciproco scambio e nel rispetto.
Più raffinata è
l’espressione del rispetto nei confronti del proprio Maestro. Se con i compagni
d’allenamento lo scambio di rispetto è reciproco col Maestro non può essere
applicato il medesimo principio. Al Maestro si deve porgere rispetto con una
sfumatura di riconoscenza per gli insegnamenti concessi. Il Maestro , d’ altro
canto, da affetto all’allievo per la dedizione che da all’arte.
Chi insegna arti
marziali alla maniera tradizionale ha molteplici doveri da rispettare per
formare non solo il corpo ma anche la morale dei propri studenti. Come un
mentore l’insegnante guida l’allievo nella Via dell’auto-perfezionamento,
migliorandone le capacità e aggiungendone di nuove. Le varie didattiche
utilizzate devono avere come fondamento l’affetto
perché così l’allievo avvertirà il valore dell’insegnamento acquisito e sarà riconoscente al maestro.
Nella tradizione
culturale cinese il rispetto è la virtù più importante, sin dal’infanzia i
genitori trasmettono questo valore ai figli. Se i genitori crescono fisicamente
i figli, sono i maestri che con i loro insegnamenti sviluppano la mente e le
doti dell’individuo permettendogli così di poter provvedere a sé stessi e poi
anche alla propria famiglia. Il Sifu o maestro d’arti marziali è una figura che
ha sia le caratteristiche di un genitore in quanto con i suoi insegnamenti da
vigore al fisico e sia didattiche in quanto insegna propriamente un’ arte
accrescendo così la mente e la morale.
Questo in breve è la condotta tra allievo e
maestro.
Questo rapporto così
nobile e raffinato non è fine a sé stesso ma ha un significato considerevole e
profondo: il rispetto per il proprio stile. Rispettare il proprio stile
significa mantenerne la purezza da generazione in generazione e perpetrarne
così l’esistenza nella storia così come l’ha formato il fondatore.
Il Maestro durante la
formazione dei suoi allievi scorgerà chi ha appreso
maggiormente, si è dedicato ed ha rispettato
i propri insegnamenti e lo nominerà suo successore.
A questo punto della mia
trattazione per rendere più concreto il concetto di successore, seguiterà una
breve digressione sulla storia del Baguazhang.
Santanocita Giuseppe
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