RIFLESSIONI TECNICHE PERSONALI
L'articolo di questa settimana è del M° Ria ,che insegna a Roma.
Il M°Ria enuncia i principi , frutto delle sue riflessioni e lavoro personale,applicati nella sua scuola FENG HUANG
"Nella mia scuola di Baguazhang è importante fin dai primi passi,
impostare il corpo attraverso una serie di componenti e regole ben definite,
che attraverso l’esercizio, diventino un portamento naturale ed istintivo
dell’allievo per costruire le basi per
le fasi successive di apprendimento e per costruire pian piano un corpo “Gong
fu” in salute e pronto al combattimento.
Adesso vedremo soprattutto l’aspetto pratico con approccio
occidentale tralasciando tutti gli aspetti legati alla medicina tradizionale
cinese ed al Qigong che vedremo in un successivo articolo futuro.
Andiamo ad analizzare in dettaglio i temi che propongo.
La testa – La
testa va tenuta dritta quasi fosse appesa ad un filo immaginario che viene
dall’alto
( Tou xiang shang ding
) tenendo presente di portare leggermente ed in maniera naturale la nuca
verso l’alto in modo che la zona cervicale si allinei alla colonna vertebrale,
questa impostazione allinea naturalmente la muscolatura che sostiene la testa
riducendo danni e colpi di frusta alle vertebre cervicali quando si viene
colpiti alla testa.
Altra cosa importante è di tenere la bocca chiusa con il
mento leggermente in dentro ( Wei shou
xia e ) questo aiuta ad allineare la nuca protegge la zona della
trachea e blocca la mandibola rendendo
queste zone meno vulnerabili.
La lingua va poggiata sotto il palato ( She ding shang ) chiudendo quello che nel Qigong cinese viene
definito il ponte delle gazze ( Da que
qiao ), questo previene di mordersi accidentalmente la lingua in fase di
combattimento.
Lo
sguardo deve essere tenuto naturalmente
avanti ( Liang yan bu kan qian fang )
come se si osservasse una montagna lontana con la massima apertura di campo.
Tronco e braccia – Il
tronco è un’altra delle zone che più
sono esposte a colpi durante un confronto andiamo ad analizzare.
Cominciamo con il torace,
il petto va chiuso (arcuato ) verso l’interno (Han xiong ) invece che “petto in fuori “
che fa tanto macho ma che espone a colpi
, “petto in dentro “ che riduce l’area esposta e predispone la
muscolatura a proteggere la parte diaframmatica e del cuore.
Questo fa leggermente
arcuare la schiena ( Ba bei ) in
maniera naturale favorendo il
rilassamento delle spalle ( Song jian )
facendo così “affondare “ le scapole, questo da una parte porta a fare lavorare in maniera ottimale la muscolatura dorsale, e dall’altra tende a decontrarre le tensioni a livello delle spalle
favorendo la gestione delle braccia.
I gomiti vanno “ appesi in basso” ( Chen zhuo ) questo da una
parte agevola quanto detto sopra e protegge facilmente i fianchi ( fegato e
milza ) compresa anche la zona ascellare
non protetta ne da muscoli ne da ossa in
particolare il punto Jiqua;
dall’altra tiene naturalmente le braccia in una posizione rilassata e non
passiva, attente a prevenire l‘eventuali tecniche di presa e leva da parte
degli avversari mantenendo al tempo stesso il giusto tono per scattare velocemente
in avanti.
Per facilitare questa
impostazione dei gomiti è importante una leggera torsione dei polsi verso
l’esterno.
Va tenuto presente che il Baguazhang non è uno sport, ma uno
stile da combattimento , quindi fra i vari bersagli da colpire ( e spesso in fase strategica ai fini della
vittoria vengono anche preferite ) si colpiscono le articolazioni per
danneggiarle ( cosa vietata negli sport da combattimento ) per questo nel Feng
Huang Baguazhang in fase di combattimento gambe braccia e dita non vanno
mai eccessivamente mantenute dritte ma sempre leggermente arcuate; ad
eccezione dei momenti in cui si sta colpendo.
Fianchi, glutei e gambe – I fianchi devono essere tenuti
allineati ma non rigidi , come il fusto di un albero che è forte ma al tempo
stesso flessibile. La zona lombare porta una leggera spinta verso il basso
facendo arcuare leggermente il bacino con una leggera tensione dei glutei
(trattenere l’ano ) questo
atteggiamento va in maniera
naturale ad aumentare il tono muscolare dell’addome che però non è contratto, proteggendolo da
colpi inaspettati e contemporaneamente
imposta una protezione naturale ad un bersaglio che oggi non è molto
considerato ma che anticamente
soprattutto per le scuole xingyiquan , baijiquan e baguazhang veniva preso
di mira per gli effetti che alcune particolari tecniche producevano; e cioè
l’ano. Colpire l’ano con queste particolari tecniche poteva neutralizzare completamente e per lungo tempo
l’uso delle gambe ed in alcuni casi
danneggiare il sistema urinario.
Le gambe sono essenziali nel baguazhang in
quanto sono il motore dello stile, quindi nell’impostarle daremo alle cosce
una leggera tensione verso l’interno ( Yan Dang ) per rendere meno accessibile
la zona genitale favorendone la difesa . Le zone genitali sono fra le più prese
di mira in un confronto reale.
Le ginocchia vanno mantenute sempre leggermente flesse con i
piedi allineati, convergendole fra di loro ( Xi Jiao ) e l’abile uso del
chiudere ed aprire ( kou bu e bai bu )
favorirà la giusta protezione dai colpi
in linea bassa.
In conclusione diciamo
che la struttura di base deve rispecchiare fin dall’inizio determinate
componenti in perfetta armonia fra di loro . Armonia dettata
secondo gl’insegnamenti dei vecchi maestri attraverso semplici regole:
YI SHEN ( un corpo )
ER GEN ( due gambe )
SAN JIE ( tre sezioni
)
SI XIANG ( quattro
figure / atteggiamenti )
WU XING ( cinque
elementi )
LIU HE ( sei armonie
)
QI XING ( sette
stelle )
BA FA ( 8 metodi /
regole )
Argomenti questi che si potranno trattare in seguito e
comuni a molti stili di Gong fu, quindi interessanti per tanti appassionati, ma
che purtroppo richiedono una attenta
analisi approfondita che in queste
ultime righe non avrebbe spazio" .
M.° Mauro Ria
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