Intervista al M°Riccardo Ferrara
MAESTRO
SI RACCONTI
- Dove vive? Quanti anni ha? Dove insegna?
- Ha viaggiato molto?
Lavoro
da 16 anni per una grande compagnia aerea, dapprima con contratti a
termine e ora sempre con una forma contrattuale che mi lascia diversi
mesi l'anno liberi; questa libertà
unita alla possibilità di usufruire di biglietti aerei quasi
gratuiti mi ha permesso e continua a permettermi di viaggiare molto e
per periodi lunghi. Ma come potete immaginare la mèta preferita è
sempre la Cina - Pechino in particolare - dove ho vissuto per due
semestri e dove mi reco per diversi mesi l'anno, riuscendo così a
seguire il mio Maestro con una certa frequenza e regolarità, e ad
avere con lui un rapporto privilegiato. Naturalmente ogni tanto mi
concedo anche qualche viaggio verso altre destinazioni - viaggio
appunto, e quasi mai vacanza.
- Il suo Maestro, ci parli un po' di lui.

Il
Maestro Sui è
una persona affabile e umile, disponibile con chiunque dimostri
sincero interesse nel gongfu; allo stesso tempo è un insegnante
inflessibile, non ha mai piegato il suo insegnamento a logiche
economiche, rimanendo fedele al metodo tradizionale in una Cina che
mercifica e umilia la proprio cultura. Mi considero molto fortunato
ad averlo incontrato e ad essere stato accettato come suo discepolo,
considero un onore poter trasmettere i suoi insegnamenti qui in
Italia.
- Cosa studia, e con chi?
Studio,
pratico ed insegno un unico stile: il baguazhang, e con un solo
Maestro; condivido appieno il senso di un adagio del gongfu
tradizionale: "Il
gongfu non consiste nel conoscere (superficialmente) molte cose, ma
nel conoscere a fondo (una cosa sola)".
Ho però cercato sempre di integrare il mio gongfu approfondendo
tutta la cultura che gravita intorno ad esso: lingua e cultura cinese
(mi sono diplomato presso l'IsIAO), medicina tradizionale cinese -
tuina, cultura del tè.
- La Fiwuk, ci parli della sua esperienza in Federazione.
Prima
di essere coinvolto nell' organizzazione del settore baguazhang non
facevo parte di nessuna federazione. I miei ultimi trascorsi in Fiwuk
risalgono a circa vent'anni fa, quando allievo di una scuola romana
di gongfu - lo Zen Shin Club - partecipavo a gare regionali e
nazionali nelle quali ho ottenuto diversi piazzamenti sul podio;
abbandonata l'Accademia Zen Shin mi sono dedicato alla pratica di
altri stili, fino al 2001, anno in cui ho intrapreso il mio percorso
nel baguazhang, lontano da palestre, associazioni, gare e
manifestazioni. Oggi in Fiwuk mi viene data la possibilità
di dare un contributo sostanziale allo sviluppo del baguazhang e del
gongfu tradizionale tutto, possibilità che ho deciso di cogliere perchè in totale sintonia con ciò che mi spinge a insegnare ai miei studenti: condividere quel poco che so nel solco di una tradizione autentica; onorare il mio Maestro e i valori che mi ha trasmesso; crescere insieme e grazie ai miei "colleghi" Maestri in comunanza di ideali e con spirito di vera "fratellanza".
- Cos'è per lei la Fiwuk?
Una
casa comune in cui poter crescere, e grazie alla quale diffondere
qualità
e valori attraverso il gongfu.
- Progetti futuri?
Tanti
e importanti, come sempre! Oltre agli impegni come commissario
tecnico nazionale in Federazione, auspico un cambiamento importante
nella mia vita grazie alle arti marziali e alla professionalità
che sto acquisendo anche nella medicina tradizionale cinese. Ma non
diciamo troppo per scaramanzia!
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